A spasso nel tempo con il Geologo

Le escursioni impegnano complessivamente una giornata considerando un ritmo adeguato per guardare il paesaggio e le pause programmate per le osservazioni naturalistiche. Pertanto i tempi CAI sono notevolmente dilatati, consentendo anche ai meno allenati di poter godere delle bellezze dei luoghi. I trekking possono essere comodamente prenotati in anticipo e inseriti in un viaggio di più giorni secondo le date canderizzate

Parco Naturale Paneveggio Pale San Martino

Il Parco Naturale è un parco alpino caratterizzato e arricchito da uno splendido connubio di caratteri tipici delle Alpi Occidentali fatte di rocce vulcaniche , metamorfiche e quelli dolomitici calcarei con guglie, cime, pareti e l'altopiano glaciocarsico delle Pale. Questa varietà geologica favorisce una grande biodiversità conferendogli un valore naturale istituito come terza zona del bene seriale Dolomiti UNESCO.

I quaderni del Parco, dei sentieri geologici sono state curate dalla Geol. Elena Anna Manfrè in collaborazione con il Dipartimento di Geologia dell' Università di Padova e sono reperibili presso il Centro Visitatori del Parco, come valido strumento per le escursioni.


Partenza: Malga Fosse 1936 m.

Tempo: 5-6 ore

Dislivello salita:  500 m.

Difficoltà: E

Sentiero geologico
Crode Rosse

Il sentiero geologico Crode Rosse si sviluppa collegando fra loro due itinerari classici del Primiero: il Sentiero dei Finanzieri e quello del Cacciatore. Ambedue hanno notevoli evidenze naturalistiche sia dal punto di vista botanico che faunistico. Meno nota invece è la valenza geologica di quest'area che scopriremo insieme alla Guida Geologica. Percorrendo il sentiero  si può infatti osservare da vicino la successione di eventi che hanno caratterizzato la fine del Permiano e l'inizio del Triassico, il primo sviluppo delle grandi scogliere organogene che hanno formato le Dolomiti o le rocce ripiegate e fagliate dall'orogenesi alpina. Si può insomma comprendere la geomorfologia del paesaggio. Questo percorso offre inoltre delle eccezzionali opportunità naturalistiche, dove alzando gli occhi dal prato di stelle alpine incontriamo il mare poco profondo del Permiano, dove alghe dysicladaceeClararia Clarai, uno dei bivalvi fossili più belli delle Dolomiti giaciono fossili nella roccia. In questo ambiente di prateria e ghiaione pascolano spesso gruppi di camosci. Risalendo verso l'apice del Col Verde, attraversiamo tranquille spiagge dove 200 milioni di anni fa si riproducevano le stelle marine ed oggi prendono il sole prigre marmotte, mentre il bosco di conifere ci regala il giglio martagone e i Cypripedium. 
Insomma percorrendo questo sentiero geologico, vivremo un tempo lontano ammettendo come fece due secoli fa Alexander Von Humboldt che "non c'è che uno spirito ad animare l'intera natura...che non c'è che una vita infusa nelle piertre, nelle piante, negli animali, e persino nell'uomo"

Sentiero geologico
Valles-Venegia

I naturalisti sono un pò come i cavalieri erranti e ai geologi è dato di errare nel tempo, nell'immensità delle ere geologiche. Ed è ciò che ci propone questo sentiero geologico, un tuffo in un mare profondo 250 milioni di anni, per risalire poi, gradualmente, verso la superficie, verso gli eventi dell'ultima era glaciale. Il percorso ad anello P.sso Valles - Val Venegia - P.sso Valles è uno degli itinerari geologici che si propone per esplorare e comprendere la gemorfologia glaciale, i fossili di stelle di mare, gli endemismi del Parco e un pezzettino di storia della Grande Guerra.

Sentiero geologico
Altopiano Rosetta

Ambiente suggestivo e surreale da cui Dino Buzzati trasse ispirazione per i luoghi del suo celebre libro Il deserto dei Tartari, l’Altopiano della Rosetta si presenta sotto gli occhi della geologia come una fortezza carbonatica le cui origini autentiche hanno visto avamposti marini e battaglie con le dinamiche terrestri; un luogo conteso tra mari e terre. L’itinerario nell’Altopiano illustra e spiega le più evidenti forme geologiche e geomorfologiche createsi in tempi molto diversi. Scalando i milioni di anni fino ad oggi s’avverte che della quiete e dello stupore di un deserto silenzioso misteriosamente in attesa non è cambiato assolutamente nulla.


Il sentiero geologico Calaita-Cima d'Arzon

Il Sentiero Geologico Calaita-Cima D'Arzon descrive una parentesi di tempo che va dal momento più antico a quello più recente: parte cioè da rocce dell'antico Basamento Metamorfico, base delle successioni rocciose dolomitiche, per chiudersi con le ultime tracce dei ghiacciai pleistocenici. Ecco quindi un'antichissima catena montuosa spianata dall'erosione e riportata alla luce, e un articolato paesaggio di depositi e forme glaciali, in un suggestivo scenario tipicamente alpino. Itinerario ad anello di grande fascino naturalistico e paesaggistico, scoperto a partire dal Lago di Calaita.


Sentiero geologico
Juribrutto-Lastè de Boce

Il sentiero geologico Juribrutto-Lastè de Boce ci guida ad esplorare l'area vulcanica più settentrionale del Parco; un vulcanismo antico di oltre 270 milioni di anni, ma non per questo meno vivo ed affascinante. Con il geologo incontreremo nubi ardenti, come quelle che distrussero Pompei nel 79 d.c., osserveremo fessurazioni collinari, che ci collegheranno idealmente con quelle più recenti dei colli Euganei o quelli attuali di Pantelleria; quasi che questo fenomeno vulcanico realizzi il "Bel Paese" nello spazio e nel tempo, insomma un'esperienza da non perdere e da completare con quel viaggio nel tempo che la fine del nostro percorso offre e che riassume la storia geologica del Parco

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